giovedì 13 ottobre 2011
Un tango alla stazione
Oggi pomeriggio, un altro dei miei passaggi alla stazione della circumvesuviana di Bellavista per raggiungere Napoli. Da quando sono rimasta appiedata questo mi tocca. Una bella prova per me, ma va veramente bene così. Questa volta mi sono portata appresso anche uno dei miei libri di filosofia orientale, per affrontare meglio tutto ciò che non mi piace: la folla, i ritardi, i disagi dei mezzi pubblici, la mia ansia. Mi siedo sulla panchina rimasta libera sul marciapiede accanto al binario, mi accomodo e apro il libro. Poi la mia attenzione viene attirata da una musica insolita che riempie l'aria silenziosa intorno alla stazione. Faccio un pò fatica a capire da dove provenga questa musica che somiglia a un tango o a un liscio, non me ne intendo di musica da ballo. Poi mi ricordo che alla vecchia stazione c'è il centro anziani, e in effetti io ci sono passata, guardando con sufficienza quei signori seduti in cerchio sulle sedie nel giardino che preparavano lo stereo per il loro pomeriggio danzante. Ho immaginato allora, con un pò di gioia e un pò di tenerezza, quelle persone anziane che avevano cominciato a ballare al ritmo di quella musica, che improvvisamente non mi è sembrata più banale, ma struggente, e dolcissima. Che cosa piena di grazia quel tango alla circumvesuviana...
martedì 4 ottobre 2011
Nozze al Mc Donald's
E' una giornata caldissima di inizio ottobre. Luogo: ristorante Mc Donald's di Fuorigrotta. Fauna: giovani e universitari, qualche vecchio e affezionato cliente con in mano il suo filetto al pesce (mai più carne, signori miei!). Entra una coppia di sposi (sposi, avete capito bene). Lei bassina carina con un vestito tremendamente pieno di ruches e col parapallo in fondo. Lui brutto, esibizionista, in tight, cappello a cilindro grigio e bastone. E occhiali da sole ray ban (tipo quelli pe parè cchiù bell, come cantava una deliziosa canzone). Fanno le foto nel ristorante, provocando un certo subbuglio. All'uscita, intravedo una elegante invitata, vestito lucido fucsia e veletta. Aiuto. Il dress code forse era improntato alla bizzarria più assoluta? Mi avvicino al SUV terrificante che li conduce al loro ricevimento. E' addobbato con dei festoni di pelo bianco. Pelo bianco? Incrocio lo sguardo dello sposo che sta entrando in auto, gli faccio "Auguri!". E lui, tronfio, mi ringrazia...ma grazie a te, di questo momento di assoluto divertimento, sposo in cappello a cilindro e bastone! Buona vita!
domenica 2 ottobre 2011
Blues di fine estate numero due- canzone per una macchina
Giorni di mezzi pubblici e fatiche fisiche e psicologiche, giorni di nuove abitudini difficili da far diventare piacevoli, giorni di esposizione a un mondo meno protetto e insonorizzato, giorni di sfide e sudore. Grazie Alice per la compagnia che ci siamo fatte, grazie per i chilometri che abbiamo macinato insieme, grazie per i luoghi e per le persone che mi hai permesso di raggiungere, grazie di avermici accompagnato. Grazie di averlo fatto con la poca benzina che ti facevo bere, e con coraggio e dignità, la solita. Grazie per avermi lasciata in un giorno di settembre, che non ce la facevi più, con un meccanico rantolo, e la solita pazienza.
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