sabato 7 aprile 2012

La mia pastiera

Ok, è fatta. Anche la mia pastiera è stata sfornata, con gran soddisfazione della sottoscritta. Avevo provato a farla qualche anno fa, ma non ero molto convinta nè motivata, e venne un pò così...ora invece ho chiesto in giro ad amiche e bravissime cuoche (grazie Benedetta e Roberta!), mi sono armata di santa pazienza ed entusiasmo, ho assoldato un piccolo esercito di aiutanti (il capitano e signora), e devo dire non è niente male. La pastierina di prova dice che il risultato è buono. La pastiera grande verrà aperta domenica per Pasqua, come vuole la tradizione. E intanto, Buona Pasqua a tutti!

giovedì 5 aprile 2012

Ricordi da un trasloco

L’anima va somigliando sempre di più ad una spiaggia vuota. No, questa casa va somigliando sempre di più ad una spiaggia vuota. Quelle spiagge d’inverno, vuote di ombrelloni e cabine e bar e tamburelli, che lasciano spazio all’odore del mare, al suo rumore incessante, lontano da ogni possibile forma di riproduzione umana. E la cosa strana è che questa casa si trova vicino al mare, ci passa solo una strada in mezzo, che d’estate diventa un affollatissimo nastro rumoroso di autoradio e famiglie, e d’inverno rimbomba e fa paura per la sua solitudine, e il suo buio. Se apro la finestra per far uscire la puzza di umido, il mare di dentro può confondersi con il mare di fuori, e così le loro solitudini parallele. Invece lascio chiusa la finestra e accendo un bastoncino di incenso e una candela, metto su un disco a caso, e comincio a chiudere la mia vita in qualche scatola di pasta, o di pannolini. Libero per prime le pareti, tolgo i quadri, i calendari, gli specchietti etnici, gli attaccapanni. Passo al frigorifero e alla scala di ferro, ricoperti entrambi di magnetini da collezionista nevrotico. Poi è il turno dei libri: li prendo dagli scaffali, li odoro e li tocco per verificarne il grado di umidità, sbuffo pensando a quanti ancora non ho letto. Cade una foto usata come segnalibro, mi attardo a guardarla, non so se davvero mi interessa compiere questo gesto. L’ansia che mi assale è quella di fare spazio, pulizia, di restituire le cose per troppo tempo avute in prestito, dimenticare, mettere ordine nelle scadenze, liberarmi dei rimpianti e delle zavorre pesanti, ricordare gli appuntamenti, e togliere la polvere. Mi sento un po’ sola e persa, ma non ho voluto né saputo chiedere aiuto a nessuno, e infatti sono tutti lì che pensano che non ho avuto bisogno nemmeno della ditta dei traslochi, tanto ero brava a cavarmela da me. La schiena fa male, e questo è l’unico segnale chiaro che riesco a ricevere. Tutto il resto rimane vuoto e indistinto, come una spiaggia invernale esposta al mare e ai venti, che non ospita nessuno a prendere il sole o a giocare ai castelli di sabbia, e non mantiene in sé nessuna impronta di piedi o di tavolini. Forse è meglio aprire questa finestra, fare luce, dare spazio all’aria, a questo vento caldo e inconsueto per una stagione di freddo eccezionale, come dicono i metereologi. Meglio riempire presto le scatole di cartone, sigillarle ordinatamente, dimenticarne il contenuto. Buttare qualcosa, dopo attenta analisi dei pro e dei contro. Mettere i vestiti nelle valigie, o portarli tutti in lavanderia, perché vada via quest’odore di umido.

mercoledì 4 aprile 2012

La pastiera di Benedetta

E ora ho anche la ricetta di Benedetta di gastronomicavolante.blogspot.it! Grazie, e comincino le danze!

martedì 3 aprile 2012

La pastiera di Roberta

La mia amica Roberta ha postato per me la sua ricetta della pastiera napoletana. Io sono in periodo di esperimenti, quindi quest'anno mi avvalgo della sua ricetta, che sto collezionando insieme ad altre, per vedere se pure a me riesce una pastiera decente!