mercoledì 13 aprile 2011

Capelli e Audrey Hepburn

Ieri mattina sono stata dal parrucchiere dopo sette mesi di assenza (ho un problema di pazienza che mi si acuisce sul divanetto pieno di riviste femminili che scandiscono l'attesa in un salone-tipo) perchè avevo deciso di tagliare i capelli, finalmente. Vado nel salone vicino casa dove lavora una mia ex alunna, che ogni volta che mi vede mi fa grandi feste, e sincere. Dopo il sapiente taglio fatto dalla titolare, C. mi asciuga i capelli, e intanto parliamo, ci ricordiamo dell'anno che abbiamo trascorso insieme. Un anno burrascoso fatto di tante piccole cose difficili, e conclusosi con un esame brillante di tutta quella classe scalcagnata davanti agli occhi attoniti di un commissario di nomina regionale. C. mi dice con un leggero sospiro " Ci tornerei, a scuola, sapete prof.?". Io le chiedo perchè, e lei invece di rispondermi sul punto mi dice: "Vi ricordate quando vi ho visto entrare qui in negozio per la prima volta, come mi è venuto da piangere?", e si soffia gli occhi con le mani, con un gesto femminile e infantile al tempo stesso. "Prof, a scuola era meglio, il lavoro è proprio un'altra vita".


Dietro di lei, il quadro che ritrae Audrey Hepburn sorride, enigmatico e pieno di grazia.
Anche C. è piena di grazia, con il suo capello all'ultima moda, le sue unghie laccate e la sua cura per i capelli degli altri, e per la sua vita. Grazie, piccola.

5 commenti:

  1. leggere i tuoi pensieri è come prendere una boccata d'ossigeno dopo una giornata passata a schivare il fumo passivo. ci voleva proprio..

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  2. carissima, mi fa molto piacere questo tuo commento...ah, facesse lo stesso effetto anche a me, leggere i miei pensieri! ti abbraccio

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  3. splendide vibrazioni. il contributo che la famiglia russo ha dato alla letteratura (già di grosso peso, grazie a bebbi) va facendosi sempre più significativo...

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  4. qua stiamo esagerando, ragazzi voi siete troppo buoni. Però avete un magnifico effetto su di me: mi fate desiderare di continuare a scrivere!

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  5. scrivi molto bene e non te lo dico per farti un complimento...lo penso davvero!

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